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La felicità del lupo - Paolo Cognetti

Ciao bella gente!

Non ho letto molto nei mesi passati, ma ho letto cose che mi hanno preso molto tempo, quindi vi propongo questa lettura che risale ad anni fa, forse proprio al periodo della pubblicazione.

Ormai avrete capito che Cognetti mi piace: il finale aperto o la mancanza di un “happy-ending” rendono i suoi libri di una realtà tagliente. Questo riflette esattamente il mio modo di relazionarmi con le persone: diretta, cruda e senza scrupoli.

Ammetto che ho dovuto fare un ripassino della trama, ma forse avete capito che nelle mie recensioni quella è la cosa meno importante: a me piacciono i contenuti, i valori, il leggere tra le righe, ecc.


La trama

Apriamo il libro e troviamo una serie di personaggi. Fausto fugge da Milano per una relazione andata a farsi benedire e si rifugia a Fontana Fredda, dove era solito recarsi da bambino. Vi è poi Babette, la proprietaria di un ristorante in quel paesino di montanari e in inverno anche di sciatori. I due stringono un legame, tanto che finita la stagione estiva Babette propone a Fausto di fare l’aiuto-cuoco. La cucina diventa quindi il suo rifugio.

Plot twist: la conoscenza con Silvia, una giovane cameriera del ristorante, anche lei fuggita in montagna, forse alla ricerca di se stessa. Passano del tempo insieme e scocca la scintilla. Tutto sembra filare liscio per tutti, fino a quando non termina la stagione invernale.

Abbiamo un quarto personaggio fondamentale: Santorso. Immaginatevi un montanaro radicale (okay, forse è un’affermazione azzardata, ma penso renda l’idea), una persona che è sempre vissuto su quei pendii e che funge da testimonianza del cambiamento di Fontana Fredda.

Vi ho presentato i personaggi, guardate bene quando leggerete il libro: provoca dipendenza (lo finii in una serata).

Con l’arrivo dell’estate vi è una svolta per tutti: chi sale di quota, chi sparisce dal paesino, chi scende a valle e chi cucina per i boscaioli.

 

TEMATICHE

Montagna come protagonista delle vicende

Tutto ciò che succede è collegato al paesino fittizio di Fontana Fredda, dove i personaggi subiscono un “congelamento da trasferimento” durante la stagione invernale, ma ognuno prende la propria strada con la stagione estiva. La Montagna permette a Fausto di trovarsi un impiego quando il turismo sportivo scarseggia. In un altro punto della Montagna troviamo Silvia, indaffarata con il suo nuovo lavoro. E poi c’è Santorso, in perenne lotta con i lupi.

 

L’alpinismo

Sì, lieve spoiler: Fausto e Silvia percorreranno un ghiacciaio in cordata. Il primo terrà il passo non curandosi di Silvia, la quale si farà prendere dal timore perché non riuscirà a mantenere la corda nel modo corretto, visto l’andatura altalenante di Fausto.


L’equilibrio tra la Natura e l’Uomo

Secondo voi quanto può essere precario questo equilibrio?

Vivere in montagna significa convivere con valanghe, frane. Ma al contempo l’uomo mette il suo zampino costruendo piste e impianti.

 

 

E voi, avete già letto questo libro? Se avete qualche riflessione lasciatela pure nei commenti, sono molto gradite!

Se vi è piaciuto questo articolo, beh, almeno un cuoricino lasciatelo!


Baci e abbracci

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