nozioni di base della mindfulness ed effetti del multitasking
- Alessia Masciocchi
- 5 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Ciao bellezze! Oggi ho pensato di parlarvi di due argomenti molto importanti per comprendere la Mindfulness. Partiremo dalle basi e poi parleremo di multitasking. Quindi non perdetevi questo articolo!

NOZIONI DI BASE DI MINDFULNESS
Bisogna ricordare che l’attività della mente è continua e non è da ricollegare a una realtà presente. Solitamente i nostri pensieri vagano lontano dal “qui e ora” e abbiamo un modo di essere giudicante.
Inoltre, spesso viviamo sotto un “pilota automatico”, per il quale il corpo è presente, mentre la testa no: siamo come trascinati a fare delle cose e nemmeno ce ne accorgiamo!
Nel mondo contemporaneo ci sono ulteriori elementi che ostacolano la mindfulness, vediamone alcuni:
L'iperconnessione digitale frammenta la nostra attenzione
I ritmi frenetici ci disconnettono dal presente
Il multitasking riduce la qualità della nostra presenza mentale
La felicità è direttamente proporzionale alla capacità di essere presenti nelle azioni. Il caposaldo della Mindfulness è infatti prestare attenzione: con intenzionalità, nel momento presente e con un atteggiamento non giudicante.
Come si pratica la mindfulness?
Questa disciplina si può applicare sempre:
Sia in modo formale
Meditazione seduta
Body scan
Meditazione camminata
Esercizi di respirazione consapevole
Sia in modo informale
Mangiare con consapevolezza
Ascoltare attentamente
Osservare le sensazioni durante le attività quotidiane
Notare i momenti di pilota automatico
Ma andiamo nei dettagli.
Per la pratica formale è necessario ritagliarsi del tempo, mentre si può praticare informalmente in ogni momento della giornata: non ci sono infatti regole precise e serve per prendere coscienza della vita quotidiana.
Un motivo importantissimo della Mindfulness è che “i pensieri sono solo pensieri” e per questo vanno e vengono. La consapevolezza di quest’ultimi e la comprensione degli schemi di pensiero possono permetterci di controllare la nostra vita.
GLI EFFETTI DEL MULTITASKING
Minore efficienza
il Content Switch, ovvero passare da una all’altra azione aumenta l’impegno cognitivo e fa alzare i livelli di cortisolo e adrenalina.
Il "Content Switch" o cambio di contesto richiede energia cerebrale significativa
Studi mostrano che il passaggio tra compiti può ridurre la produttività fino al 40%
Aumento di cortisolo (ormone dello stress) e adrenalina.
Riduce il quoziente intellettivo
Ricerche dell'Università di London mostrano:
Calo temporaneo di 10-15 punti del QI durante il multitasking
Equivale all'effetto di una notte insonne
Impatto maggiore sulla memoria di lavoro
Riduzione della capacità di problem-solving
Provoca danni permanenti al cervello.
Si denota infatti una densità minore nella Corteccia Anteriore Cingolata, responsabile dell’empatia e del controllo cognitivo ed emotivo
Effetti strutturali sul cervello:
Riduzione della densità neurale
Diminuzione delle connessioni sinaptiche
Impatto sulla regolazione emotiva
Alterazione dei circuiti dell'empatia
Conseguenze a lungo termine:
Difficoltà nella gestione delle emozioni
Ridotta capacità di comprensione sociale
Problemi nella presa di decisioni
Aumenta la dopamina:
La soddisfazione sembra non arrivare mai e si entra in un circolo vizioso dove si fa tanto e insieme
Meccanismo di ricompensa alterato:
La dopamina viene rilasciata ad ogni cambio di attività
Si crea dipendenza dal "multitasking high"
Il cervello cerca sempre più stimoli
Ciclo di dipendenza:
Necessità di aumentare le attività simultanee
Difficoltà a concentrarsi su singoli compiti
Sensazione di noia nelle attività monotasking
Vi è un maggior esaurimento del glucosio carbonato, che aiuta alla concentrazione. Come effetti vi sono spossatezza e stanchezza.
Processo di consumo:
Il cervello utilizza circa il 20% dell'energia corporea totale
Il multitasking aumenta questo consumo significativamente
La produzione di ATP viene compromessa dal sovraccarico
Conseguenze:
Riduzione dell'energia disponibile per il cervello
Diminuzione della capacità di concentrazione
Affaticamento mentale accelerato
Necessità di pause più frequenti
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p.s. sto prendendo in considerazione di scrivere un libro dove approfondisco ulteriormente questi argomenti: vi interesserebbe?
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