Ramponcini
- Alessia Masciocchi
- 10 gen 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 16 lug 2024
Una scelta da mettere nello zaino
I ramponcini nello zaino possono essere sempre un salvavita! Molti penseranno che vengano utilizzati solo in presenza di neve, ma vi sorprenderete quando vi dirò che potreste usarli pure sull’erba bagnata!Quindi, investiamo dei soldi in un attrezzo importante, che occupa poco spazio e approfondiamo l’argomento insieme!
Cos’è un ramponcino?
I ramponcini (o micro ramponi, ramponi da trail) sono dei dispositivi “antiscivolo” che si distinguono dai ramponi classici per il peso e l’ingombro minori e una maggiore facilità di calzata, oltre che – ovviamente – per gli usi. Infatti, è da tenere sempre a mente è che non sono progettati per pendenze “arrampicabili”, bensì per rendere la camminata sicura in situazioni di instabilità. Si potranno dunque utilizzare sulla neve, ghiaccio, fango, erba bagnata, ecc., ma pur sempre con pendenze moderate (sotto i 20°). Infatti i ramponi necessitano di uno scarpone adeguato (meglio ramponabile o semi-ramponabile), mentre i ramponcini “non hanno delle preferenze”. Il ghiaccio vivo non è assolutamente da contemplare con i ramponcini, ma possiamo utilizzarli su strati ghiacciati leggeri. Inoltre, i ramponcini non sono adatti per arrestare le cadute: è buona norma non utilizzarli su sentieri dove vi è un rischio di scivolamento eccessivo.

Come sono fatti generalmente?
Questi hanno una parte inferiore che può essere o interamente in metallo o in metallo e plastica: questa parte si occupa del contatto tra la suola della calzatura e il terreno. La parte superiore è in materiale elastico, che serve per tenere posizionato il ramponcino. Tornando alla parte inferiore: questa può avere delle punte, delle catene o altri meccanismi antislittamento (approfondirò meglio più avanti). Al contrario dei ramponi da alpinismo, i ramponcini sono sprovvisti dell’antizoccolo. Il peso va dai 450g per i modelli da escursionismo e si riduce fino a 180g per i modelli da trail e vertical running. I modelli normalmente in vendita sono dotati di un apposito astuccio: questo evita danneggiamenti del materiale, dello zaino, e della persona da parte delle punte.
Perché usare i ramponcini?
Perchè anche lungo itinerari facili senza particolari problematiche, su sentieri o mulattiere, oppure su sentieri che si snodano su sentieri misti, pianeggianti o lievemente inclinati, è possibile incontrare neve residua , terreno instabile o brevi tratti ghiacciati, che aumentano il rischio di caduta con spiacevoli conseguenze. Anche d’inverno quando si cammina con le ciaspole è sempre utile avere un paio di ramponcini perchè ci possono essere dei tratti in cui c’è poca neve ma c’è il terreno ghiacciato e allora sono più indicati.
Come si mettono?
Come ogni parte della nostra attrezzatura, prima dell’escursione dobbiamo controllare che i ramponcini non siano danneggiati in alcuna delle loro parti (metalliche, plastiche, gommate, punte, ecc.): la funzionalità deve essere garantita. Infatti, sarebbe consigliabile fare una prova su una parte del percorso che si vuole percorrere, o su uno con caratteristiche simili.
Per il mantenimento del prodotto e il suo utilizzo in sicurezza è importante assicurarsi che il posizionamento del ramponcino sulla calzatura avvenga in modo corretto: l’elastico non deve mai venire a contatto con la suola della calzatura e tutte le componenti del micro rampone devono essere sottoposte ad una leggera ed uniforme tensione.
Ecco un elenco “passo per passo” per indossarli:
Individuare il davanti e il retro (quest’ultimo ha la scritta BACK). Non c’è differenza fra ramponcino destro e sinistro.
Infilare l’elastico attraverso la parte anteriore della scarpa assicurandosi che le piastrine ramponate siano rivolte verso l’esterno e non verso la suola della calzatura, stando attenti a non far incastrare il battistrada del ramponcino in quello della scarpa, puntando a farli coincidere il più possibile.
Prendere con entrambe le mani la parte posteriore dell’elastomero colorato e tirare verso il tacco: il ramponcino deve essere ben calzato, quindi in tensione. È importante accertarsi dell’assenza di connessione tra l’elastomero e il battistrada sul bordo della suola (porterebbe alla rottura del ramponcino).
Tirare la parte superiore dell’elastomero verso l’alto, almeno fino a 1cm sopra il bordo della scarpa. Di nuovo, la tensione del battistrada ci indicherà se il ramponcino è calzato correttamente.
Per togliere il ramponcino eseguire al contrario i passaggi.
Alcune tipologie di ramponcini
Tipologie di ramponcini da trail running
La caratteristica principale del loro funzionamento è la similitudine alle catene da neve per le macchine: vi sono punte e catenelle che aumentano il grip e danno stabilità al piede penetrando la superficie del terreno. Questa tipologia è utile su terreni misti di terra e roccia, con neve compatta, su sentieri ghiacciati e su pendi erbosi bagnati.
Solitamente hanno dalle 10 alle 20 punte di lunghezza da 1 a 1,5cm (ramponi da ghiaccio da 2 a 5cm).

Ramponcini versione minimal
Si tratta di una sottocategoria di ramponcini da trail running; si possono utilizzare su neve dura o asfalto coperto da un leggero strato di ghiaccio.
Al posto delle punte, presentano delle borchie di metallo o delle semplici catene.
Sono adatti a chi fa trail running e si trova a correre road-to-trail: qui non servirà fermarsi ogni volta per mettere e togliere i ramponcini; inoltre non vi sono le punte – potrebbero essere di intralcio nella corsa – permettendo di correre meglio.

Gli usi
Escursionismo
Attività lavorative all’aperto
Corsa in ambiente invernale o terreni scivolosi
Nordic walking
Passeggiate, anche in città, con la presenza di ghiaccio e neve
Ottima spiegazione. molto chiaro.
l’essenziale. Grazie